WOW. WORK OUT, WOMEN

L’imprenditoria femminile risulta essere un’opportunità per tutti.

Secondo Christine Lagarde la parità di genere significherebbe per alcuni paesi un aumento del PIL pari al 35%. Inoltre secondo stime della Banca d’Italia se si raggiungesse anche solo il 60% del tasso di occupazione femminile (nel secondo trimestre 2023, il tasso di occupazione delle donne tra i 15 e i 64 anni è il 52,6% - Istat) il PIL nostrano aumenterebbe di 7 punti percentuali.

L’aumento del lavoro al femminile potrebbe quindi rappresentare un importante volano per l’economia, perché una donna che va a lavorare spende parte del proprio stipendio per servizi di cura ecc. provocando la conversione di un lavoro prima gratuito in lavoro retribuito. Grazie a questo meccanismo moltiplicatore, ogni 100 posti di lavoro per le donne se ne producono in realtà 115.

Ecco perché l’interesse per l’imprenditoria femminile non è legato solo all’emancipazione della donna, ma il suo sviluppo, così come l’aumento del lavoro delle donne, risulta essere un’opportunità per tutti.

Fare impresa al femminile è un’area di Accademia d’Impresa dedicata alla formazione delle imprenditrici e aspiranti tali per supportare le donne nella loro impresa quotidiana. In Accademia dal 2013 abbiamo formato più di 700 donne per supportarle nell’avvio e nel miglioramento della loro attività professionale e nella definizione del ruolo.

Imprenditrici e imprenditori hanno caratteristiche diverse, molti studi ne hanno approfondito il tema portando dati interessanti. Ci sono competenze diverse, modi di svilupparle e riconoscerle diverse, modalità di affrontare le problematiche che sono diverse, approcci diversi.

Questa nostra area rivolta alle imprenditrici o aspiranti tali ha sempre una particolare attenzione alle competenze trasversali anche definite soft skill.

Perché questa scelta? Per due ragioni…

La prima è che molte ricerche indicano come le competenze trasversali siano la chiave per il futuro lavorativo. Alcune caratteristiche del mondo del lavoro del futuro mostrano chiaramente come queste abilità siano l’elemento chiave per rimanere e avere successo nel lavoro, mentre le competenze tecniche verranno date per scontate.

La seconda è legata al come siamo, molte delle differenze fra uomini e donne vengono ricondotte alle soft skill: le donne sviluppano, praticano e allenano le competenze trasversali in molti ambiti, non solo quello professionale: nel rapportarsi con il mondo dei figli, della scuola, nelle pratiche di cura e in molti altri ambiti.

Il problema che si riscontra rispetto a questo è la capacità di riconoscere queste abilità e riportarle in un contesto professionale e lavorativo. Quante sanno riconoscere le capacità, abilità, competenze agite nel rapportarsi con insegnanti, altri genitori o sviluppate per la cura dei propri cari e riportarle, poi, in un contesto più professionale, valorizzandole come risorse per il proprio lavoro?

Se le donne imparano a dare valore alle competenze acquisite nella vita e ne riconoscono la valenza professionale, le donne possono essere avvantaggiate.

Nel titolo del nostro master l’espressione “work out” è intesa come “avere successo”, “avercela fatta”.

Per riuscire a farcela ed avere successo con la propria idea imprenditoriale è necessario approfondire il proprio progetto, costruire il proprio ruolo e infine ALLENARSI ad essere imprenditrici.

L’allenamento però è fatto insieme ad altre donne imprenditrici o aspiranti tali che vivono condizioni simili, il confronto con loro permette di riconoscersi nel proprio ruolo e uscire dalla solitudine che spesso caratterizza questo tipo di attività.

Conoscersi e incontrarsi genera opportunità.